L’accoglienza non può trasformarsi in un business sulla pelle di residenti e migranti, l’amministrazione deve vigilare sul rispetto delle regole

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L’accoglienza degli stranieri richiedenti asilo è un dovere che ogni amministrazione comunale deve adempiere, ma ormai, per le modalità con cui avviene, è diventata solo un business per le strutture vincitrici dei relativi bandi (l’ultima aggiudicazione è del 16 maggio scorso). Un business che si consuma sulla pelle dei migranti e che ha impatti negativi sull’ordine pubblico della nostra città.
Tengo a sottolineare che sono a favore dell’accoglienza, ma solo se avviene nel rispetto delle regole, che invece troppo spesso vengono impunemente calpestate. Molte strutture, infatti, stipano nelle loro stanze un numero di persone superiore a quello per cui sono idonee: maggiore è il numero di migranti ospitati, infatti, e maggiore è il loro guadagno. Poco importa che, come è facile intuire, se in una stanza da quattro persone ne vengono alloggiate dieci, vengono a mancare le condizioni igienico-sanitarie minime per una convivenza dignitosa: ciò che importa a queste strutture è solo lucrare sull’accoglienza, senza preoccuparsi affinché queste persone vengano trattate da esseri umani.
Inoltre, la legge prevede un limite al numero di richiedenti asilo di cui ciascun Comune deve farsi carico, e l’amministrazione comunale deve vigilare sul rispetto di queste quote, chiedendone conto al Prefetto, così come deve verificare che nelle strutture d’accoglienza vengano rispettate le norme igienico-sanitarie. Essendo mancata la vigilanza su questi temi, si assiste ormai, nella nostra città, a episodi sempre più frequenti di accattonaggio e di prostituzione degli stranieri, che minano l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
Insomma noi diciamo sì all’accoglienza ma è necessario che venga gestita nel rispetto delle leggi e con gli opportuni controlli da parte dell’amministrazione, che deve garantire che l’inserimento sociale degli stranieri non avvenga a scapito dei cittadini: altrimenti non si fa altro che favorire il business di alcuni sulla pelle dei residenti e dei migranti.

Cosimo Pellegrino
Candidato sindaco di Canosa di Puglia

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