“Vivere in Puglia è un grande privilegio, siamo ricchi possidenti e possiamo abbracciare il bello”, così, ha esordito il “paesologo” Franco Arminio, durante l’incontro con gli scout della zona degli Ulivi, lo scorso 4 Novembre, nella sala conferenze dell’Oasi Minerva a Canosa di Puglia (BT). Una tematica importante, ha dominato il dibattito tra lo scrittore e i ragazzi, quella della bellezza, vista dalle sue molteplici sfaccettature: artistica, culturale, paesaggistica e naturalistica. In un periodo di tensione come quello della querelle sull’ampliamento della discarica Bleu, gli scout hanno voluto sostenere la protesta al fine di evitare che quanto autorizzato possa compiersi, stabilendo l’Assemblea della zona degli Ulivi nella città di Canosa e lanciando un forte messaggio: “L’AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) della Zona degli Ulivi della Regione Puglia, cogliendo le sollecitazioni di Mons. Mansi, si pone a servizio di questo progetto di cura e custodia della terra. Bisogna che il tema dell’alleanza torni al centro del dibattito e della prassi civile e politica, che nessuna delega alla tecnica o alla tecnologia, possa dettarne la necessità, le condizioni, l’urgenza. Siamo, pertanto, davanti ad una enorme sfida educativa.” “E’ per tale ragione”, come ha dichiarato Luca Lattini, capogruppo gruppo scout Canosa 1, “che abbiamo deciso di far nostra la bellezza di questo paese, cardine dell’archeologia nella Puglia settentrionale, grazie alla collaborazione della Fondazione Archeologica Canosina, la quale ci ha permesso di visitare alcuni siti. La nostra terra è questa: ricca di tesori, fervida di cultura e tradizioni e non terra arida, infeconda, che vomita rifiuti”.
Numerosi ragazzi scout della Zona degli Ulivi, insieme alle comunità capi di Canosa e Minervino murge hanno varcato le porte di differenti siti archeologici guidati da Renato Tango, gestore delle aree. Particolarmente emozionante il momento di preghiera e rievocazione del sacramento battesimale con Don Michele Malcangio all’interno del Battistero di San Giovanni, emblema della cristianità canosina, eretto nel VI sec. d.C. dal santo vescovo Sabino. Successivamente, il gruppo si è incamminato verso la Necropoli del Ponte della Lama, tra i pochi esempi di complesso catacombale cristiano nel sud Italia, assieme a Napoli, Palermo e Siracusa e recentemente oggetto di scavo e di studio da parte della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Sabato sera, in conclusione, un ulteriore tour archeologico all’insegna del periodo paleocristiano e romano con la visita del Parco archeologico di San Leucio e la domus di Colle Montescupolo assieme alla dott.ssa Mariangela Intraversato, guida turistica della Soc. Coop. Dròmos.it, la quale ha illustrato due importanti periodi culturali della storia della antica Canusium, fucina di arte e culturale, non solo nel passato ma anche nel presente, eternamente bella con le sue preziosità.
Infine, l’Assemblea, si è conclusa domenica mattina con l’intervento del Sac. Jean Paul Lieggi, docente Facoltà Teologica Pugliese e formatore nazionale Agesci e di Barbara Battilana, Presidente nazionale Agesci, i quali hanno incitato i presenti a contemplare la bellezza del creato, a saperla apprezzare e preservare.
Ilenia Pontino- Fondazione Archeologica Canosina
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