Il consigliere Lovino mi accusa di non essere ben informata su quanto evidenzio.
Con piacere rispondo a lui o a chi per lui.
Punto primo – Dagli atti che conosco bene, l’assistente sociale a tempo pieno e determinato assunta a valere sul Pon Inclusione è specifica per la misura REI, forse al consigliere sfugge che tale assistente sociale è già in affanno per la specificità del suo incarico tant’é che molti cittadini si sono visti bloccare dall’Inps il contributo economico del Reddito di inclusione a causa delle inadempienze dovute alla mancata sottoscrizione dei progetti individualizzati, propedeutici all’erogazione del beneficio. Come può questa risorsa adempiere ad altre mansioni, tra l’altro non previste dal Pon inclusione?
Un consiglio: si confronti con altri Comuni e si renderà conto di come vengono utilizzate le assistenti sociali del REI.
Sicuramente non è neanche a conoscenza che l’unità di cui parla è stata assente per maternità e attualmente ha un orario ridotto.
Punto secondo – Dalla struttura organica si evince che gli assistenti sociali sono 3 e dice bene, ma in realtà uno dei tre assistenti sociali svolge altra mansione, ovvero è il responsabile dell’Ufficio di Piano.
Punto terzo – La invito a farsi un giro negli uffici e verificherà personalmente che l’assistente sociale del segretariato sociale effettua esclusivamente attività di sportello ed orientamento.
Punto quarto – L’assunzione di nuovi assistenti sociali a valere sulle risorse del Fondo Povertà non è immediata perché, per potere usufruire di questi fondi, occorreranno una serie di adempimenti da parte dell’ufficio di Piano : proposta tecnica, quadro finanziario del piano di Zona, approvazione condivisa con il territorio. Mi auguro che nella stesura del piano di Zona sia stata già costituita la cabina di regia. Successivamente il Coordinamento Istituzionale adotterà la proposta tecnica e il Comune capofila approverà il Piano Territoriale per la Lotta alla Povertà. Solo dopo l’approvazione della Regione arriveranno i fondi all’Ambito Territoriale (Canosa-Minervino-Spinazzola) e si potrà procedere all’assunzione degli assistenti sociali.
Sa bene che per l’assunzione i tempi saranno lunghissimi. Quindi caro consigliere, non offenda l’intelligenza altrui.
Punto quinto – Il mio interesse è diretto esclusivamente ai cittadini che beneficiano dei servizi erogati dalle Politiche sociali. La sua è invece difesa d’ufficio, ma di Piano, che è in effetti a regime con 6 unità.
Punto sesto – Non mi risulta che Palazzo Carmelitani possa essere utilizzato per i minori, per i quali occorrono requisiti specifici: non è consentita la convivenza con altre tipologie assistenziali. Per questa struttura sono stati spesi soldi pubblici e la struttura è ancora chiusa ed inutilizzata.
Per quanto attiene l’abbandono e il degrado della struttura, sarò lieta di visitarla in sua compagnia.
Punto settimo – I problemi dell’assistenza domiciliare integrata riguardano la perdita dell’operatore del Comune. All’anziano e ai propri familiari non interessa la lezioncina da lei raccontata, ma il servizio.
Punto ottavo – Per quanto riguarda le fasce deboli e gli indigenti sappia, consigliere Lovino, che queste persone esistono e mi risulta trascorrano la notte presso una struttura pubblica.
Non mi sorprende il suo silenzio sulle altre questioni da me sollevate: lavoro, taxi sociale, Tari, ricorsi al TAR e Commissione consiliare, come non mi sorprendono le sue insinuazioni.
Noi, consigliere Lovino, siamo sempre state persone di centro-destra e manteniamo saldi i nostri valori, non abbiamo mai cambiato casacca e non abbiamo mai fatto inciuci.
Lei sì che ha cambiato casacca: da Destra è passato al Movimento 5 stelle e governa con la Lega.
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