Perché la provincia di Barletta-Andria-Trani, istituita nel 2004, è ancora sprovvista di un archivio di Stato provinciale? Lo ha chiesto, in un’interrogazione parlamentare, il senatore Ruggiero Quarto (M5S), il quale ricorda come gli archivi di Stato siano presenti nei capoluoghi di provincia in virtù di un decreto del Presidente della Repubblica del 1963.
Raccogliere, conservare e sorvegliare il patrimonio archivistico e documentario di proprietà statale e renderlo fruibile ai cittadini: è questo l’importante compito degli archivi di Stato. Preziosa risulta l’assistenza ai ricercatori; l’acquisizione della documentazione storica degli uffici statali; l’attività promozionale e didattica; le iniziative di ricerca scientifica e di valorizzazione dei documenti anche in collaborazione con altri istituti culturali.
“Per troppo tempo i governi precedenti hanno ignorato questa legittima istanza che, sia chiaro, non comporterebbe oneri aggiuntivi. Sono infatti già operative sul territorio, come sezioni distaccate di archivio di Stato di Bari, le sedi di Barletta, creata nel 1973, e Trani (1965). Queste sono dotate di circa 100.000 documenti di interesse archivistico: di carattere amministrativo, finanziario, giudiziario, militare, in alcuni casi risalenti al XVI secolo” ricorda il senatore che sottolinea: “Sul piano delle risorse umane, le due sezioni hanno già una qualificata e completa dotazione tra funzionari archivisti e addetti ai servizi e possono usufruire di due splendidi edifici: lo storico “Palazzo Valenzano” a Trani, risalente al 1762, già sede dell’archivio notarile distrettuale e, appena saranno completati i lavori per l’adeguamento strutturale, l’ex Caserma Stennio a Barletta, un tempo convento dei Celestini, le cui prime notizie riguardanti la chiesa, con l’annesso monastero e ospedale, risalgono al 1185”.
Il senatore M5S cita l’esempio della città marchigiana di Fermo, sede di una sezione distaccata di archivio di Stato sin dal 1965, che, nel 2007, tre anni dopo l’istituzione della Provincia di Fermo, è stata trasformata in archivio di Stato dal Ministero dei Beni Culturali.
“Finalmente dopo quindici anni dalla nascita della sesta provincia pugliese, questo governo del cambiamento prende in considerazione l’istituzione della sede provinciale dell’archivio di Stato” prosegue Quarto che evidenzia come nella risposta all’interrogazione, il sottosegretario all’interno Nicola Molteni riconosca la correttezza delle argomentazioni ivi contenute seppur il Mibac ritenga debba essere garantita una più complessa organizzazione anche strutturale che richiede fondi aggiuntivi.
“Per quanto concerne la controversia tra Demanio dello Stato e Comune di Barletta sulla proprietà del complesso ex Caserma Stennio, ho già informato il Governo, subito dopo la risposta all’interrogazione, che è ormai in via di definizione l’accordo tra i due enti, come già deliberato dal Consiglio comunale. Auspico inoltre che una soluzione si trovi nell’interesse di tutti, indipendentemente dalla città che verrebbe scelta dal Mibac”.
“Sollecito gli Enti locali coinvolti” – conclude Quarto – “a farsi carico dei problemi connessi all’adeguamento strutturale e funzionale delle sedi che ospitano o ospiteranno a breve i documenti archivistici: il governo, dal canto suo, si è già impegnato ad agire tempestivamente, appena il territorio sarà pronto con una sede ad accogliere l’archivio di Stato”.
Interrogazione su Archivio di Stato
Ruggiero Quarto
Portavoce al Senato M5S
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