Zone carenti – Più medici per Canosa e Trani

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Rilevare le cosiddette “zone carenti” con implementazione di n° 5 medici per ciascuna città nei territori di Canosa di P e Trani. Questa la richiesta da me avanzata nella lettera indirizzata nei giorni scorsi al Presidente ed Assessore alla Sanità Michele Emiliano, al Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro ed al Direttore Generale AslBt Alessandro Delle Donne.

Infatti, a seguito della pubblicazione sul Burp m. 83 del 23/07/2019 della deliberazione di giunta regionale n. 1195 del 03 luglio 2019 <<Approvazione provvedimento unico – Proposta di Regolamento regionale: “Riordino ospedaliero della Regione Puglia ai sensi del D.M. n. 70/2015 e delle Leggi di Stabilità 2016-2017”. Modifica e integrazione delle DD.GG.RR. n. 1095/2017 e n.53/2018. Abrogazione Regolamenti regionali in materia di riordino ospedaliero>>, con la riconversione degli ex ospedali di Minervino Murge, Spinazzola, Trani e Canosa di Puglia ed i relativi PPIT e Pronto Soccorso in postazioni fisse 118, onde evitare un ulteriore abbassamento dei LEA, ci sono le condizioni per la qualificazione della cosiddetta “zona carente” e conseguente implementazione di n° 5 medici per ciascuna delle città di Canosa e Trani.

Lo abbiamo sempre detto, non abbiamo mai condiviso e non condivideremo mai quello che hanno fatto e stanno facendo del sistema sanitario pugliese. A maggior ragione, perciò, mi sento di sostenere l’incremento dei medici evidenziato dal Direttore Generale della ASLBT Alessandro Delle Donne nel chiedere alla Regione Puglia l’adeguamento numerico delle figure professionali necessarie.

Francesco Ventola, Consigliere della Regione Puglia



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