Una domenica, quella di ieri che per il Canosa Calcio poteva essere fantastica se i nostri ragazzi avessero, per il secondo tempo della partita con lo Spinazzola, proseguito sulla falsariga della prima frazione di gioco. Un primo tempo quasi perfetto di Landolfi e compagni, che hanno difettato nelle conclusioni (tante) tutte neutralizzate dall’estremo difensore avversario. L’undici schierato dal nostro allenatore ( sempre più a suo agio nel suo nuovo percorso rossoblù) sembra pressoché perfetto, formato da tanti canosini (mezza squadra) e nonostante l’assenza forzata dal giudice sportivo del nostro “muro” Abruzzese. In difesa abbiamo rischiato pochissimo con capitan Landolfi ed il sempre più convincente Ujka veri e propri dominatori della nostra area di rigore, con il confermato Paradiso e la sorpresa in positivo (nella prima frazione di gioco) di Di Pietro sull’altro lato. Padroni della metà campo, nonostante l’armata biancoazzurra locale rispondeva “presente” con Pensa e Quattromini, erano i nostri D’Ercole ed il trottolino Valentino mai domo su ogni pallone. Solita partita di qualità, grazie al suo piede molto educato, di Iacobone che ha distribuito e tessuto trame sempre molto ficcanti per i nostri attaccanti Patruno, Pugliese e sopratutto Ieva. Sono molto contento per il nostro spilungone biondo lì davanti che ha colpito 2 volte dove qualche mese fa, con un tantino di leggerezza era stato lasciato andare, lasciando perplessi più di uno nella ridente cittadina diventata pugliese grazie all’intervento di Gioacchino Murat che nel 1811, ridisegnando le province del Regno, decretò il passaggio di Spinazzola in Terra di Bari, sottraendola al distretto di Matera. Ieva l’anno scorso in terra spinazzolese non ha fatto affatto male, creando spazi invitanti a Gilfuni, vero mattatore della classifica cannonieri della scorsa stagione. Ieri il suo ex compagno lo ha potuto ammirare dalla tribuna (infortunato) realizzare due gol (uno più bello dell’altro) e sopratutto una prestazione molto positiva nell’intero arco della partita. Una bella risposta del centravanti a qualche mugugno arrivato dalle tribune dopo le prime uscite non certo esaltanti. Peccato invece che le altre bocche di fuoco ieri non siano riuscite a timbrare il cartellino, anche se c’erano tutti i presupposti per farlo. Chiarissime occasioni capitate sui piedi di Pugliese e Patruno non sono state capitalizzate, neutralizzando la possibile chiusura dei discorsi vittoria già nella prima parte di gara. A me questo Canosa targato Ricucci sopratutto del primo tempo e con ben sei giocatori nati nella nostra bella Canosa è piaciuto molto, anche se ad onor del vero bisogna ammettere la defezione in casa spinazzolese di diversi elementi importanti del gruppo. Ma se il mister riuscirà ad ottenere la concentrazione massima per 95 minuti, suppongo che da questo momento in poi potremo anche noi, affamati di bel calcio, divertirci. Alla fine è solo un 2 a 2 che alla vigilia avremmo firmato se non fosse che le sorti ci vedevano in doppio vantaggio. Molti mi chiedono come mai possa essere successo questo. Abbiamo sicuramente peccato di presunzione, siamo rientrati in campo convinti che la partita l’avevamo ormai in pugno e che difficilmente quello Spinazzola del primo tempo poteva metterci in difficoltà. Qualche elemento che nella prima parte aveva offerto solidità e sicurezza nel secondo tempo è calato visibilmente creando parecchi grattacapi ai suoi compagni. Mi si consenta di obiettare in maniera velata anche su qualche cambio non felice. Plausibile che le ciambelle non riescano tutte con il buco, la forma di alcuni elementi non è visibilmente al massimo e la squadra ne ha risentito. Forse paura di vincere? Mah su questo obietto che all’interno del gruppo c’è gente matura e navigata che ha certamente nessun timore reverenziale verso chiunque, men che meno a Spinazzola. E’ andata così, rimane il rammarico per non essere riusciti a regalare la prima grande soddisfazione esterna al numeroso pubblico rossoblù accorso a Spinazzola per seguire i propri beniamini. Tribuna divisa a metà, una parte appannaggio dei biancoazzurri, una rossoblù, con gli Ultras locali che dal primo all’ultimo minuto hanno gridato ed incoraggiato i loro ragazzi all’impresa. Ci sarebbe bisogno amici miei di riorganizzarsi e tamburo alla mano aiutare i nostri ragazzi a scalare questo Everest rappresentato dalla tanto agognata Salvezza. Non per caso ragazzi ho scritto Salvezza in maiuscolo. Adesso ci prepariamo al prossimo impegno che sarà ricordato sopratutto per il ricordo del “Nostro Mai Dimenticato Presidente Pietro Basile”, purtroppo aihmè scomparso un anno fa. Una giornata che ci farà ancora riflettere, senza stancarci mai di ricordare non solo Un Amico Mio ma sopratutto l’Amico di Tutti, pronto a dare una pacca ed un incoraggiamento a chiunque ne avesse bisogno. Sapevamo già prima del tragico evento quanto fosse difficile ed importante il suo Impegno e suo nipote ed attuale presidente Giuseppe Tedeschi può testimoniarlo, ma non avevamo contezza di quanto importante potesse essere solo la sua Presenza vicino a tutti noi. Ora che lo sappiamo caro Pietro lotteremo e staremo vicino al Tuo Canosa sempre di più. Meditate ragazzi… Meditate…
Pino Grisorio
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