Non so se riuscirò a scrivere tutto quello che provo e sento in questo momento per cercare di rincuorare un Amico che sta soffrendo e piange una persona a Lui molto cara che lo ha lasciato. All’apparire del primo di sole, stamattina, come faccio di solito, dò uno sguardo ai social e giornali e la prima foto che mi appare è quella sorridente di due persone identiche nella loro fisionomia che si vede subito si vogliono un gran bene. C’è un cuore che li guarda sopra di loro e capisco subito che per il mio grande amico Andrea non è una giornata come le altre. Il suo caro papà lo ha lasciato per salire al cielo e dire basta alle sofferenze, dolori e persecuzioni che lo hanno inseguito per anni. Un uomo sempre pronto a dare una parola di conforto quando serviva, di incoraggiamento se gli eventi lo richiedevano, incurante dei suoi mille problemi fisici si preoccupava se la partita di basket della Canusium andava non bene ed a spingere il figlio ad insistere “dai Andrea insisti, stai facendo bene ed i risultati arriveranno”. Ed Andrea che voleva e vuole un bene dell’anima al suo papà non mancava mai all’appuntamento con lui, 5 minuti e via magari al Palazzetto dove lo aspettano invece i “suoi figli”, tutti i suoi giocatori. A loro cercava di trasportare lo spirito positivo del suo papà, ed ora capisco le sue lacrime apparse sul suo volto dopo la sconfitta di Canosa con il Minervino e prima delle imprese delle ultime due partite dell’anno. Non voleva deludere i suoi tifosi ma sopratutto il suo papà, conscio che purtroppo non avrebbe avuto tante altre occasioni così belle, felici ed appassionanti per l’intera famiglia D’Amico. Caro Amicone Andrea, purtroppo la vita è così, sò che è difficile staccarsi da una persona che hai amato come nessun’altra cosa al mondo, in particolare tu che con lui hai condiviso tempo, ore e giornate in famiglia e sul lavoro. Tu e lui per molto tempo siete stati un’unica persona ed insieme avete lottato contro tutto e tutti. Il “boss” come lo chiami tu se ne è andato in punta di piedi come nelle sue abitudini ed andrà a sedersi su una di quelle nuvolette che il nostro Signore ha riservato per tutte le persone buone come il tuo caro papà. Seduto lì e senza sofferenze adesso potrà godersi meglio le nostre appassionanti partite di basket. Andrea sii forte perché è il tuo papà che lo vuole. Ti voglio bene. Il tuo Grande Amico Pino.
Le più sentite condoglianze da tutta la redazione di I Love Canosa.
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