Ancora una domenica caratterizzata da una bella prestazione del Canosa Calcio 1948 che chiamata alla prova d’appello su un campo difficilissimo (anzi specifico per taluni impossibile) è uscito ancora una volta a testa alta e conscia di aver fatto il possibile per rendere dura la vita ai baresi del Bitritto ormai concorrente numero uno (insieme a United Sly e Manfredonia) alla vittoria finale del campionato. Il buon Ricucci conosce bene la forza dell’avversario e sa che uscire indenne da questo campo risulta essere impresa molto difficile, ma sa bene che i suoi ragazzi sono bravi, concentrati e consci di poter dare il massimo lasciando per strada sudore ed orgoglio canosino. I padroni di casa partono bene, vanno sul 2 a 0 e mai avrebbero immaginato che questo gruppo di ragazzi terribili potesse metterli alla corda fino all’ultimo minuto. I rossoblù lottano, i nostri beniamini soffrono, i nostri eroi come gladiatori si buttano nella metacampo avversaria mettendo in alcuni momenti dell’incontro apprensione nei giocatori baresi e nei tifosi locali. Il nostro Zambetta non esita e senza paura batte il portiere avversario su calcio di rigore aprendo nuovi spiragli ad una rimonta mai messa nel cassetto da Crisantemo e compagni. Ci vanno vicino in diverse occasioni sfiorando il pareggio che ci sembra alla fine il risultato più giusto. Un pareggio che avrebbe dato valore ed onore al gruppo allenato da Ricucci ricordando sempre ai nostri ragazzi che vestono una maglia gloriosa che non fa pari con nessun’altra maglia in circolazione. Recentemente ho ricevuto nella mia posta elettronica una particolare foto da un mio affezionato lettore che saluto e ringrazio Leonardo Tango. Una vecchia pagina di giornale ingiallita datata 1951. Pensate 3 anni dopo la nascita della nostra gloriosa società si scriveva del nostro Canosa in trasferta a Torremaggiore. Un giovane Canosa che veniva purtroppo battuto 6 a 0 in un incontro molto atteso. In una atmosfera di vibrante entusiasmo il nostro Canosa perdeva sul campo della capolista Torremaggiore che poi avrebbe anche vinto il campionato. Se mai ce ne fosse bisogno ho capito che sono di fronte davvero ad una grande protagonista dell’intero mondo dilettantistico, dimostrata dalla poetica ingiallita pagina di giornale. L’ho voluta pubblicare e rendere partecipi tutti per sensibilizzare e responsabilizzare tutti sulla grandezza del nostro Grifone.
Pino Grisorio
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