Non basta il miglior Canosa del 2020 per battere il Giovinazzo. Nel match valevole per la sedicesima giornata di campionato, i biancoverdi si impongono al PalaSport con il risultato di 2-4. La buona prova dei rossoblu viene vanificata da due autoreti che, sommate alla buona vena di Di Ciaula e a un po’ di imprecisione, portano alla sconfitta.
Lodispoto schiera Tatonetti, Di Risio, Urio, Velasco e Rago, quest’oggi nel ruolo di pivot. L’approccio alla gara dei padroni di casa è convincente, frutto anche della buona prestazione dell’argentino, che va tre volte vicino al gol, mettendo in apprensione la difesa ospite. La risposta giovinazzese non si fa attendere, e Tatonetti è chiamato in causa da Termine e Douglas, mentre è fenomenale su Piscitelli. Il portiere viene però colpito dal fuoco amico, quando Jose David, ex di giornata, manda nella propria porta il pallone con un colpo di testa, nel tentativo di anticipare un avversario. Non si perde d’animo la Playled Canosa, ma i tentativi di Rago e Di Risio non vanno a buon fine, anzi è ancora Tatonetti a prendersi la copertina con interventi da applausi su Alves, Douglas e Angiulli. Allo scadere della prima frazione è però Termine a scardinare la difesa avversaria su assist di Focosi. Primi venti minuti incoraggianti che però non sono bastati per condurre la gara; da segnalare la condotta arbitrale, con il Canosa già a 5 falli dopo 9’ e con Velasco, Urio, Tatonetti e Distaso ammoniti, più l’allontanamento di mister Lodispoto.
Dagli spogliatoi i padroni di casa rientrano più contratti, e il Giovinazzo capisce che può far male, con Douglas che colpisce il palo e Piscitelli fermato da Tatonetti. Lo stesso Piscitelli però è furbo nell’inserirsi sul retropassaggio di Velasco e lesto nel battere a rete per lo 0-3. Il gol subito manda in bambola il Canosa che trema sulla bordata da lontano di un Piscitelli scatenato. Piove sul bagnato quando il direttore di gara ammonisce per la seconda volta Velasco per un intervento dubbio, lasciando in 4 i rossoblu, che subiscono la quarta rete, con la maldestra autorete di Urio; passivo che rimane di quattro gol solo per i miracoli del portiere di Pescara, che cerca come può di opporsi agli attacchi avversari. D’improvviso, però, scatto di orgoglio della Playled Canosa che trova la via della rete con Di Risio, bravo a sfruttare il bel lavoro di Rago sulla destra. Attaccano ancora i rossoblu: il numero 8 argentino esalta i riflessi di Di Ciaula con un bel colpo di testa, mentre Alves salva sul tiro a botta sicura del laterale ex- Cefalù. Il 4-2 arriva con la bella punizione di Urio, che serve però solo alle statistiche: Canosa 2, Giovinazzo 4.
In una partita tirata, dura, sofferta, ciò che fa male è il risultato. La squadra ha creato, è stata compatta, ma cade in una sorta di legge di Murphy, in cui se qualcosa può andare male, va male. La prestazione sicuramente più gagliarda degli ultimi tempi è inevitabilmente sporcata dai due sfortunati autogol di Jose David e Urio. Un peccato, perché con quello mostrato sul campo, non sarebbe stato blasfemo se il Canosa avesse guadagnato punti contro una seria candidata alla vittoria del girone. La luce in fondo al tunnel sembra intravedersi, e questa partita è il punto da cui ripartire per centrare l’obiettivo playoff, anche perché non può piovere per sempre.
Ufficio Stampa – Emanuele Palumbo
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