L’analisi del segretario del Pd Nicola D’Ariano dopo il voto

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Il primo turno delle elezioni amministrative ha sancito un passaggio politico molto significativo, in particolare, per quanto ci riguarda, la coalizione di centrosinistra ha pagato l’identificazione da parte dei nostri concittadini con l’amministrazione La Salvia.
Tanta è stata la rabbia e la delusione che abbiamo toccato con mano in queste settimane di campagna elettorale nei confronti dell’amministrazione in carica e, dobbiamo ammettere, la nostra colpa più grave è stata quella di non aver avuto parole di chiarezza rispetto a un’esperienza amministrativa deludente e arrogante che, con coraggio, avremmo dovuto chiudere prima.
I cittadini hanno addebitato questi anni di amministrazione a tutta la coalizione di centrosinistra e per questo, siamo usciti con una flessione.
La campagna elettorale di centrodestra ha parlato chiaro in questo senso: hanno sempre legittimamente “giocato” ad identificarci con l’Amministrazione La Salvia con video, volantini e pubblici comizi.
Infatti, alcuni sondaggi marchiavano indici di gradimento negativi da guinness dei primati per l’Amministrazione La Salvia e la strategia del centrodestra di identificarci con l’amministrazione stessa ha evidentemente portato i suoi frutti.
Questi anni ci hanno consegnato un centrosinistra completamente allo sbando, tra assessori e consiglieri revocati o che hanno gettato la spugna e partiti completamente dispersi: delle sei liste che avevano composto la coalizione del 2012 non è rimasto quasi niente per varie vicende, a parte il Partito Democratico, che pure è stato completamente allo sbando per anni: circolo chiuso, nessun riferimento politico e decisioni prese sempre dai soliti noti dell’amministrazione.
Il Partito Democratico è stato per lungo tempo una oligarchia di pochi eletti e ora non ci sorprendono più di tanto le esternazioni a mezzo stampa di chi evidentemente non ha nemmeno idea che in un Partito ci si confronta negli organi appositi, così come faremo: nessuna iniziativa politica per anni, nessun evento pubblico, nessun confronto prima della mia segreteria.
Inoltre, abbiamo trovato di pessimo gusto le esternazioni euforiche di lunedì mattina del Sindaco La Salvia sul risultato delle elezioni: chi lotta per distruggere non vince mai e l’emarginazione politica con cui l’amministrazione uscente si appresta a chiudere questa esperienza devastante dovrebbe far riflettere piuttosto che esultare: lo stesso Sindaco che voleva imporre la sua ricandidatura calandola dall’alto, con l’arroganza che l’ha sempre contraddistinto in questi anni, si è perfino impegnato a sostenere un candidato sindaco diverso dal dott. Antonio Imbrici.
Il Sindaco La Salvia si è battuto perché nel centrosinistra rimanessero solo macerie, ma non è riuscito nel suo intento perché con le elezioni amministrative di quest’anno riteniamo di aver messo le basi per costruire un centrosinistra nuovo che miri a costruire davvero qualcosa di serio per il futuro. E poi, comunque vada il turno di ballottaggio, il Partito Democratico di Canosa avrà il suo consigliere comunale eletto nella persona del dott. Antonio Imbrici, nostro candidato Sindaco che si è battuto strenuamente in queste elezioni amministrative e che ringraziamo per la generosità nell’impegno e nella volontà. La nostra è stata la seconda coalizione dopo il centrodestra e il dato reale del nostro Partito è una flessione dell’1,38% (dal 6,94 del 2012 al 5,56 del 2017) rispetto a 5 anni fa, anche considerando la bassa affluenza alle urne rispetto al 2012. Per quelli che fanno riferimenti a Io Canosa, anche 5 anni fa Io Canosa prese più voti del Partito Democratico ed oggi il fatto che faccia parte della coalizione di centrosinistra cambia i valori in campo. Per questo mi dispiace deludere chi per ignoranza, o peggio in malafede abbia voluto attribuire al PD una perdita di consensi nell’ordine del 10% desumendola da quel 41,72% al 31,67% che rappresentano appunto i dati all’interno delle coalizioni. Personalmente non appartengo a coloro che si autoassolvono: sono sempre stato in grado di dare giudizi obiettivi e sereni anche sulla mia persona ma quello che sarà, dovrà essere dibattuto in modo libero e democratico negli organismi di Partito per arrivare a decisioni chiare e costruttive per il bene della città e del Partito Democratico.
Quel che è certo è che queste elezioni amministrative non sono state un passaggio facile, né privo di errori anche da parte nostra, tuttavia probabilmente necessario per mettere un punto definitivo con le gestioni personalistiche dei Partiti e con l’uomo solo al comando di palazzo San Francesco.
Adesso ci vediamo nell’Assemblea degli iscritti del Partito Democratico, mi auguro con i riferimenti politici provinciali e regionali, e perché no, con il delegato nazionale agli enti locali Matteo Ricci, per segnare un nuovo corso al Partito Democratico e al centrosinistra della città di Canosa di Puglia.

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