Sabato 22 p.v., nuovo appuntamento con “Le Notti dell’Archeologia 2017” a Canosa di Puglia (BT), rassegna estiva creata dalla Fondazione Archeologica Canosina Onlus e dalla Società Cooperativa Dròmos.it, con il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia e della ConCattedrale Basilica di San Sabino. Grande affluenza nelle passate serate, ognuna con percorsi tematici e politematici differenti, che hanno avuto inizio dal 1 Luglio con cadenza settimanale.
Il prossimo incontro, intitolato “CANOSA, INDIETRO NEL TEMPO”, catapulterà i partecipanti secoli addietro ripercorrendo le seguenti ere:
• Periodo daunio-ellenistico. IV –III sec.a.C., epoca dei principes dauni e delle loro tombe a camera, tra le quali sarà oggetto di visita il caratteristico Ipogeo Scocchera B (IV-III sec. a.C.), nel quale fu rinvenuta una serie di vasi a figure rosse, una corazza anatomica in bronzo e un elmo celtico, probabile trofeo di guerra;
• Epoca romana alto imperiale. I sec. a.C.- III sec. d.C, in cui Canosa fu grande non per le sue imprese militari, ma grazie alla sua civiltà e alla sua attività artigianale, che portò ricchezza e benessere ai suoi cittadini e a quelli della vicina Barulum, l’attivissimo porto canosino. Canosa era importante stazione della via Traiana, di cui il ponte romano sull’Ofanto fatto costruire dall’imperatore Traiano era un asse strategico di collegamento tra Roma e l’Oriente. Fu uno dei più importanti centri urbani e commerciali dell’Italia meridionale, snodo stradale importantissimo, come è testimoniato da numerosi storici, geografi e letterati tra cui Strabone, Cesare, Cicerone, Orazio e altri. Di tale era sarà possibile ammirare la Domus romana di Colle Montescupolo(I sec. a.C.- I sec. d.C.), tipico esempio di residenza dell’’età augustea articolata secondo lo schema italico ad atrio;
• Periodo paleocristiano. VI sec. d.C. Grande protagonista San Sabino il quale condivise pagine drammatiche della storia della città, come l’invasione dei barbari, ma anche esaltanti per la storia della Chiesa canosina. Fondò numerosi edifici religiosi nell’ambito del comprensorio ofantino tra cui il Parco Archeologico di San Giovanni (VI sec. d.C.), parte integrante di un complesso di edifici cristiani comprendete la Basilica del Salvatore (VII – VIII sec. d.C.) e la Basilica di S. Maria (IV – VI sec d.C.);
• Età normanno-sveva. XI sec. d.C.-XII sec. d.C. La conquista normanna dell’XI secolo offre a Canosa la possibilità, con la casata degli Altavilla, di recuperare, sia pure parzialmente, l’importanza avuta sotto i Longobardi. I frequenti soggiorni di Boemondo d’Altavilla lo portano a promuovere un radicale restauro della cattedrale, che forse per suo stesso interessamento viene solennemente consacrata a San Sabino nel 1101 dal papa Pasquale II, convenutovi per un Sinodo con altri vescovi meridionali. Perciò alla sua morte, nel 1111, il principe non può che esservi sepolto, nel mausoleo che porta il suo nome.Il Mausoleo di Boemondo d’Altavilla(XII sec. d.C.), rientra, dunque, nell’itinerario proposto.
• Sarà facoltativa, inoltre, la visita del Museo Archeologico di Palazzo Iliceto, che ospita un ricco repertorio: vasellame daunio, bronzi (vasi, cinturoni, ornamenti), epigrafi (di età Romana), ritratti in pietra calcarea e in marmo dei canosini dell’epoca del Municipio e della Colonia (Età Augustea fino al III secolo dopo Cristo)oltre a numerosi reperti metallici. All’interno della sezione dal titolo “Tu in Daunios” vi è posta particolare attenzione, inoltre, a quei materiali che mettono in risalto la storia della città dalla fase arcaica (VI secolo a.C.) al II secolo avanti Cristo.
Per tutti coloro che desiderano prendere parte ai percorsi guidati, l’appuntamento è alle ore 21.00, presso il punto di informazione ed accoglienza turistica di piazza Vittorio Veneto (nei pressi della Basilica Cattedrale), da dove poi comincerà l’itinerario. Inoltre, per i gruppi precostituiti (minimo 10 persone) è possibile stabilire un orario differente. Per ulteriori informazioni e per la prenotazione obbligatoria, si rimanda all’utenza 333 8856300.
Ilenia Pontino- Fondazione Archeologica Canosina Onlus
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