In merito alla presentazione della candidatura del Comune di Canosa di Puglia al Bando Regionale per la rigenerazione urbana, è intervenuto Elia Marro, già assessore. In particolare si fa riferimento alla spesa di 7320 euro per l’affidamento dell’incarico tecnico di supporto e collaborazione per la predisposizione degli atti a un esperto esterno.
“Sarebbe senza dubbio una notizia positiva qualora Canosa dovesse risultare tra i Comuni vincitori del bando – ha dichiarato Marro -. L’indirizzo politico a favore della rigenerazione urbana deve essere sempre una priorità per un’Amministrazione. Ma andiamo per gradi.
Nella Deliberazione di Giunta comunale del 24 agosto si legge che tra gli Ambiti Prioritari ve n’è uno: APRU n. 5 – Capannoni, un’area individuata per la rigenerazione urbana nei primi anni duemila, i cui lavori furono cominciati e parzialmente realizzati. Quindi identificazione di un’area già nota per la quale non ci resta che attendere l’esito del bando regionale.
Un dato interessante, evidente nella lettura della proposta di determinazione dirigenziale del 4 settembre, è la spesa di euro 7320, da imputare sul Bilancio comunale 2017, per l’affidamento dell’incarico di consulenza tecnica ad un esperto esterno, un architetto di Corato – ha spiegato Marro -. Un nome individuato all’interno dell’elenco dei professionisti di fiducia del Comune per la predisposizione degli atti e scelto con incarico diretto, sicuramente con procedura regolare.
Ma dov’è il grande principio di economicità tanto decantato dai grillini? Ora non vale più? 7320 euro di denaro pubblico spesi per un tecnico esterno nonostante gli assessori 5 stelle siano stati scelti sulla base di curriculum e competenze tecniche. Non bastano un ingegnere edile, un architetto urbanista e un geometra in Giunta ad affiancare gli uffici tecnici e urbanistici del Comune? No, non bastano.
Finalmente la politica che cerca tecnici al posto di politici comincia a mostrare tentennamenti e dimostra ancor più che il ruolo del politico deve restare distinto da quello dei tecnici, trattandosi di ruoli e competenze molto diverse. Questa occasione ne è la conferma: nonostante i nostri “politici-tecnici”, ecco l’incarico di un tecnico esterno, ovviamente indispensabile per la partecipazione ai bandi. Il Movimento 5 Stelle si contraddice e rende meno con le mani in pasta. Dov’è il nuovo che avanza? Facciamo un passo indietro, la vecchia politica non è tutta da rottamare.
Elia Marro
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