Dicono che “si vedono solo faccioni e si sentono discorsi generici”. Dicono che mancano i programmi, che manca una visione della città. Ascoltando e leggendo le dichiarazioni di alcuni candidati sindaci viene da chiedersi in quale città vivano: di certo non a Canosa di Puglia. Se vivessero qui, infatti, saprebbero che, dal giorno in cui ho presentato la mia candidatura, due mesi fa, io e candidati della mia coalizione stiamo parlando ai cittadini proprio di programmi e di contenuti, offrendo la nostra visione della città e spiegando quali progetti concreti intendiamo portare avanti per migliorare la qualità della vita dei canosini.
Non pretendo certo che qualcuno dei candidati si prenda la briga di visitare il mio sito (pellegrinosindaco.it), dove da un mese, attraverso le rubriche “Mimmo apre” e “Anno 1”, parliamo, sempre con l’indicazione di progetti concreti, di ciò che vogliamo fare in tema di lavoro, rifiuti, politiche agricole, polizia locale, politiche sociali ecc. Tuttavia, sarebbe bastato dare un’occhiata agli articoli pubblicati sui giornali locali per sapere che, dal primo giorno delle mia candidatura, ogni mio intervento ha avuto ad oggetto non chiacchiere vuote ma le soluzioni che, grazie anche all’aiuto di persone altamente competenti, intendo mettere in atto per risolvere i problemi di Canosa. Basti ricordare, solo per fare qualche esempio, il convegno da me organizzato sul tema dell’agricoltura il 4 maggio scorso, durante il quale ho messo intorno a un tavolo, a disposizione dei cittadini, alcune eccellenze dell’imprenditoria agricola pugliese per discutere di internazionalizzazione dei mercati agricoli e di Organizzazioni di Produttori . E ancora, l’incontro del 19 aprile scorso sulle Cooperative di comunità, uno strumento che permette di dare in gestione ai cittadini, attraverso una cooperativa a partecipazione pubblico/privata, il maggior numero possibile di servizi forniti dal Comune, generalmente affidati a soggetti esterni.
Sorge il dubbio che chi denuncia la mancanza di programmi nella competizione elettorale stia parlando di se stesso, ma – va detto – è in buona compagnia. Fino ad oggi, infatti, nessuno degli altri candidati alla carica di sindaco ha parlato di cosa vuole fare, concretamente, per la città. Non ne ha parlato Princigalli, che si ripromette di iniziare a farlo da ora in avanti, pur avendo presentato la sua candidatura già a gennaio scorso. Non ne hanno parlato né Silvestri né Imbrici, che non sanno dirci – se non con discorsi, effettivamente, “generici” – quali progetti hanno per Canosa. Non ne hanno parlato gli amici del Movimento 5 Stelle, che si sono limitati a cavalcare le – pur importanti – parole d’ordine dei loro leader nazionali, onestà e trasparenza (parole che, peraltro, sono da sempre presenti, con i fatti, nel mio percorso politico), e che denunciano i disastri causati dall’amministrazione uscente senza, tuttavia, fare il minimo cenno alle soluzioni che intendono offrire. Quanto al sindaco uscente La Salvia, non può che farmi piacere il fatto che, negli ultimi giorni del suo mandato, abbia deciso di dare seguito a una delle mie proposte: nella prima puntata della mia rubrica “Mimmo apre”, infatti, affrontando il problema della mancanza di lavoro, avevo parlato del progetto di assegnazione ai disoccupati dei terreni comunali in zona Bagnoli. Ebbene, è di ieri la notizia che l’amministrazione comunale ha dato avvio alla pubblicazione di un bando per l’affidamento in concessione proprio di quei terreni, come da me proposto un mese fa. Evidentemente non solo i programmi, per quanto ci riguarda, non mancano, ma i nostri progetti piacciono così tanto che vengono presi ad esempio.
Noi siamo convinti che il “cosa fare” debba venire prima del “chi lo fa”: non a caso la mia candidatura nasce dalla proposta di un gruppo di cittadini che da anni si confrontano, assieme a me, sulle idee e i progetti per far ingranare alla città una marcia diversa. Insomma, siamo gli unici ad aver parlato concretamente del nostro programma fin dall’inizio perchè abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo fare per il bene di Canosa e dei canosini.
Cosimo Pellegrino
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