A pochi chilometri da Goteborg sorge il Krestloppsparken Alelyckan, il Parco Ecologico del Riuso, un esempio di best practice in tutta Europa per la realizzazione della strategia Zero Waste. Ho visitato personalmente il Parco e realizzato un piccolo video informativo per consentire ai cittadini di comprenderne fino in fondo l’enorme potenziale per lo sviluppo economico locale sostenibile. Il link su youtube è il seguente: https://youtu.be/Kaa9z-P3ZXw.
Il Parco si estende su un’area di 30.000 mq ed è stato inaugurato a maggio 2007. I lavori sono durati un anno e l’80% delle costruzioni presenti al suo interno sono state realizzate con materiali riciclati per un costo totale di circa 4.5 milioni di euro. Il Parco non è solo un luogo dove potersi sbarazzare dei rifiuti ma è un vero e proprio centro del riuso, dove i prodotti conferiti vengono rigenerati e venduti. Con circa 30.000 visitatori l’anno, il Parco genera un volume d’affari di oltre un milione di euro, autofinanziandosi completamente e fornendo occupazione a circa una trentina di persone. I visitatori che vogliono disfarsi dei propri rifiuti, sono accolti dallo staff addetto al ricevimento che indirizza gli utenti al corretto conferimento. Nel Parco lavora personale altamente specializzato nella separazione dei materiali, come eliminare il silicone da porte e finestre, smontare i pneumatici per separare i cerchioni, individuare l’amianto per smaltirlo correttamente o testare i metalli con un magnete per riconoscere l’alluminio. La sola vendita dei metalli riciclati genera all’incirca 100mila euro di entrate l’anno. All’interno del parco si trova anche un negozio di seconda mano gestito da una società privata che riceve la spazzatura gratuitamente e che paga al Comune un affitto per gestire la sede all’interno al parco. Lo stesso Comune vende poi gran parte dei materiali portati ad Alelyckan, e in particolar modo gli “ingombranti”. Elettrodomestici, porte, finestre, tavoli, sedie, armadi, piastrelle e vasche da bagno. Ogni oggetto viene, riparato, e poi sistemato nell’apposito scomparto dell’Återbruket (il grande capannone del riutilizzo), oppure sul piazzale esterno. All’interno del Parco, gli addetti aggiustano tutto quello che è possibile riparare per rimetterlo in vendita a prezzi accessibili. Nelle parole di Pal Matersson (Coordinatore del Dipartimento del Waste Management del Comune di Goteborg) il concept di Alelyckan è quello di creare un vero e proprio Parco Divertimenti per chi ama riciclare e riutilizzare. L’Obiettivo è indurre comportamenti virtuosi nei cittadini che sono educati attivamente non solo a differenziare e a riciclare ma anche a donare ciò che è ancora in buone condizioni e di cui vogliono liberarsi. In altre parole il Parco Ecologico di Goteborg è una “facility” che combina il riutilizzo con la differenziazione dei rifiuti, incoraggiando i visitatori al riuso dei prodotti piuttosto che a liberarsi semplicemente dei propri rifiuti. Ad esempio, ogni anno il Parco organizza mostre, concerti ed eventi, e il costo del biglietto per accedervi corrisponde al conferimento dei propri rifiuti o alla donazione di oggetti in buone condizioni per essere rivenduti. In cifre, annualmente il Parco riutilizza circa 360 tonnellate di prodotti e materiali che altrimenti finirebbero in discarica o negli inceneritori. Un numero importante in termini di prevenzione dei rifiuti e riduzione dell’impatto ambientale.
In questi giorni, ho inviato tramite PEC, una petizione al Governatore della Puglia Michele Emiliano, per proporre l’introduzione nel PRGRU (Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani) dell’obiettivo di realizzare una “rete di Parchi del Riuso” in ciascuna provincia della Puglia tramite la riconversione di discariche esaurite o che stanno per esaurire la capacità di accoglimento di rifiuti. Come lo stesso Governatore Emiliano ha rimarcato, il ciclo dei rifiuti pugliese è il più privatizzato d’Italia ed è volontà dell’Amministrazione Regionale costruire un sistema di gestione pubblico-privato più equilibrato e attuare misure efficaci per chiudere il ciclo dei rifiuti.
Differenziare non basta se poi non si riciclano o riutilizzano i materiali raccolti con la differenziata. La Puglia, infatti, è agli ultimi posti in Italia nella chiusura del ciclo dei rifiuti. Con la petizione si vuole stimolare la Regione a percorrere la strada dell’Economia Circolare, sostituendo progressivamente la cultura della “discarica” con quella del “riciclo, riuso e riparazione”, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e favorire lo sviluppo economico sostenibile del territorio.
Il finanziamento degli impianti proposti può essere realizzato nell’ambito degli interventi programmati in accordi inter istituzionali denominati “Patti per il sud”. L’area intervento “Ambiente” prevede infatti risorse pari a € 505.3000.000,00 relative al Fondo di Sviluppo e Coesione 2014 – 2020 e altre risorse disponibili pari a € 1.175.505.000,00 . La Regione Puglia, inoltre, potrebbe farsi promotrice di policies in linea con le direttive sull’Economia Circolare e quindi impostare bandi/fondi (FESR, FEASR) in taledirezione oltre a promuovere la partecipazione dei Sindaci dei comuni interessati dai nuovi impianti al programma del Patto dei Sindaci.
I cittadini pugliesi sensibili al tema dell’economia circolare che desiderano sostenere questa petizione rivolta al Consiglio Regionale della Puglia possono firmarla su Change al seguente link:
https://www.change.org/p/governatore-della-puglia-michele-emiliano-parchi-ecologici-del-riuso-per-la-puglia-89929dfd-bc47-4828-a5c9-f61c4b3d5ee4?recruiter=152062365&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition
Con l’occasione, ricordo che il mese scorso ho lanciato, sempre su Change, una petizione ai Sindaci di Canosa e Minervino per riconvertire l’area della Discarica in Contrada Tufarelle in un Parco del Riuso sul modello di quello di Goteborg,che ha già raggiunto oltre 700 sostenitori.
https://www.change.org/p/governatore-della-puglia-michele-emiliano-parchi-ecologici-del-riuso-per-la-puglia-89929dfd-bc47-4828-a5c9-f61c4b3d5ee4?recruiter=152062365&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition&utm_term=share_petition
Dire NO a discariche e inceneritori non basta. Il cambiamento si opera proponendo un valido modello alternativo e il Parco del Riuso è uno di questi.
La visione Zero Waste è prima di tutto un viaggio, un percorso, non solo un’astratta meta da raggiungere.
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