Mercoledì 28 marzo, alle ore 19.00, presso il Ristorante Jolie, avrà luogo l’incontro intitolato “Mito e storia nella cultura dei principi dauni di Canosa all’epoca dei condottieri”.
Trattasi della I conversazione di un ciclo d’incontri, a tema storico e archeologico, sulla antica Canosa, denominato “Conversazioni Canosine”, nel quadro di una azione/progetto del Rotary Club Canosa, volta a promuovere l’istituzione del Museo Archeologico Nazionale di Canosa.
L’evento è organizzato dal Rotary Club Canosa, presieduto dal Prof. Dr. Giuseppe Palumbieri, sotto il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia, della Fondazione Archeologica Canosina Onlus e della Basilica Concattedrale San Sabino,con la collaborazione dell’Inner Wheel Canosa e del Rotaract Canosa.
Nell’occasione di mercoledì prossimo parteciperanno, in qualità di relatrice, Claude Pouzadoux, Direttrice del Centro Jean Bérard (Napoli–CNRS), già Docente Università Paris-Ouest Nanterre la Defense, la Dott.ssa Marisa Corrente, Ispettrice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Bari, e la Prof.ssa Raffaella Cassano, Docente dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, Dipartimento Studi Umanistici, mentre introdurrà e coordinerà l’incontro il Prof. Giuseppe Palumbieri, Presidente del Rotary Club Canosa.
La conversazione verterà su una indagine della storia e cultura della aristocrazia canosina d’epoca daunia e dei contatti con la cultura ellenica, attraverso l’analisi e l’interpretazione delle immagini di miti, eventi storici o leggendari, raffigurati sui vasi monumentali del Pittore di Dario e del Pittore degli Inferi, databili verso la fine del IV sec. a.C., rinvenuti negli Ipogei omonimi di Canosa, massime espressioni artistiche della ceramica e della pittura vascolare della Magna Grecia, esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Dall’interpretazione di tali immagini e dei relativi cicli pittorici, emergerà la visione del mondo e l’egemonia politica e culturale della illuminata classe dirigente canosina, tramite la narrazione figurativa di un universo ideale ispirato al buon governo ed alla pace, e quindi al pan-ellenismo, anzi ad una sorta di ecumenismo laico, seppur influenzato dalle credenze sul regno dell’oltretomba, prefigurato in quel lungo viaggio dell’uomo dalla vita alla morte, in età antica.
“L’affermazione politica, economica e culturale della Canosa antica – come sostiene il Presidente Prof. Palumbieri – venne ottenuta promuovendo, attraverso il buon governo e una accorta opera diplomatica, la pace tra i popoli viciniori e la concordia sociale, grazie a quelle virtù politiche, civili ed etiche che hanno garantito per secoli lo sviluppo economico e commerciale della antica Canosa, e alle quali dobbiamo ispirarci per il progresso sociale ed economico anche della Canosa attuale ”.
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