Andrea Silvestri sul regolamento dehors

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Il prossimo consiglio comunale di Canosa, sabato, ha un importante punto all’ordine del giorno: l’approvazione del regolamento comunale per l’Arredo Urbano e Dehors per attività stagionali e continuative.

Un atto importantissimo per lo sviluppo occupazionale della città, anche e soprattutto in virtù del significativo rilancio nelle presenze turistiche nella città di Canosa che sono il giusto premio per la dedizione e l’impegno dei nostri operatori.

Dunque, riteniamo innanzitutto di chiedere all’Amministrazione di valutare, piuttosto che la definitiva approvazione del Regolamento, una sua adozione aperta al contributo di tecnici, esercenti e cittadini: pur sapendo che ci sono stati momenti di confronto sul tema, pensiamo che essi non abbiano esaurito il dibattito propositivo che potrebbe portare a soluzioni migliorative nell’interesse della città.

Alcune osservazioni:

  • La superficie massima dei dehors può essere parametrata a quella interna lorda delle attività? Infatti, soprattutto le attività che insistono nella zona storica, hanno strutture caratteristiche degli ambienti d’epoca: parametrare la superficie massima dei dehors a quella interna calpestabile potrebbe portare loro notevoli svantaggi;
  • Eventuali caratteristiche specifiche devono rispondere a finalità bene individuate e degne di tutela, altrimenti queste rischiano di aggravare i costi per le attività, limitando soluzioni innovative;
  • Prevedere, a seguito dell’approvazione del Regolamento, incentivi e sgravi fiscali alle attività che vorranno investire risorse proprie per offrire questi servizi alla città;
  • Prevedere un periodo transitorio che permetta alla attività che hanno già fatto investimenti ma non hanno ottenuto l’autorizzazione di poter, in via del tutto eccezionale, operare in questi mesi estivi.

Inoltre, speriamo che l’approvazione del Regolamento Comunale segni un importante rassicurazione per la certezza dei diritti dei cittadini che devono avere come unico interlocutore il Comune di Canosa di Puglia, perché se l’attività della Soprintendenza è necessaria per la salvaguardia del territorio, risulta pur vero che è fondamentale sostenere con buon senso ogni attività, soprattutto in un momento di crisi socioeconomica come quello che stiamo vivendo.

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