Dopo un letargo lungo due anni, registriamo negli ultimi giorni un deciso risveglio del consigliere Ventola sulla questione ospedale di Canosa. Apprendiamo dal suo ultimo videomessaggio che il protocollo d’intesa proposto dalla Regione Puglia all’amministrazione è il massimo che si possa pretendere per la nostra struttura sanitaria e che il suo costante impegno ha prodotto tale risultato, farina del suo sacco quindi. Il video si conclude con l’esortazione al sindaco Morra, affinché firmi al più presto il documento. Qualcosa non torna però, se rileggiamo quanto dichiarato nel consiglio monotematico del 5 maggio scorso da Ventola: ” Il Protocollo d’intesa, così come proposto, non prevede nulla di nuovo rispetto a ciò che è previsto nel Piano”, quindi era già previsto tutto ciò che è scritto, dal febbraio 2016 e non si capisce quale sia stato il suo contributo, gli fa eco Il Consigliere Patruno rincarando la dose, ritenendo che” la sottoscrizione del protocollo d’intesa andrebbe a mortificare le aspettative dei cittadini di Canosa e non farebbe che avvalorare quello che è uno scippo, perpetrato nel tempo, nei confronti della nostra Città…”
Dichiarazioni che non lasciano dubbi, il protocollo non andava firmato!
Ma allora cosa ha determinato questo cambio repentino di rotta da parte del consigliere Ventola, sulla bontà di quanto proposto dalla Regione?
Al momento non abbiamo risposte certe, ma una idea ce la siamo fatta, conoscendo l’indole del consigliere e gli echi che giungono dal recente vertice foggiano, dei “desperados” di Noi con..qualcuno.
Nel frattempo, per amor di verità, facciamo un breve excursus della questione protocollo d’intesa, così come fatto in consiglio.
Questa amministrazione sin da subito ha cercato possibili soluzioni alla questione inerente la progressiva chiusura dell’ospedale di Canosa, stante il silenzio assordante che ormai durava da almeno due anni. Cosi’ dopo appena tre mesi dall’insediamento è iniziata una fitta interlocuzione con i vertici dell’Asl ma anche con gli stessi operatori sanitari. Questo lavoro ha prodotto una prima bozza di protocollo, sul modello di quello firmato dall’amministrazione di Trani nel 2016. Questa prima bozza condivisa con il dott. Narracci, allora direttore generale della Asl Bat, veniva riveduta e corretta, avevamo inserito delle migliorie rispetto alla prima versione, e inviata dall’amministrazione Morra alla Direzione Generale, per poi sottoporla al presidente Emiliano per la firma. Nelle more dell’attesa il Dr. Narracci veniva spostato nel Leccese e successivamente nominato il nuovo DG Avv. Delle Donne. Non ci siamo arresi e da subito l’Amministrazione fissava un incontro con il nuovo Direttore Generale presso il nostro nosocomio. Il Sindaco ed i vertici dell’Asl BT accompagnati da tutti i medici in servizio e non, hanno quindi fatto una visita esplorativa ed informativa che si è conclusa con l’impegno da parte del Direttore Generale, a fissare un incontro presso la ASL per rivedere il protocollo. All’esito di quell’incontro lo stesso veniva modificato, ancora una volta in alcune parti. Da qui la decisione, prima della eventuale firma, di sottoporre il testo definitivolo a tutte le forze politiche cittadine, al fine di una più ampia condivisione.
Siamo da sempre convinti che su questioni di interesse generale la condivisione delle scelte fanno sì che il Sindaco sia il portavoce di una intera comunità e non di una sola parte, spiace constatare come l’appello a non fare della questione ospedale una battaglia di parte, sia caduto nel nulla ed ha prevalso la logica del consenso elettorale. Questi i fatti per quanto ci riguarda siamo soddisfatti del lavoro svolto dall’Amministrazione Morra fino ad oggi e siamo sicuri che continuerà a lavorare in tutte le sedi per far si che la nostra comunità abbia una offerta sanitaria adeguata.
Nicola Luongo
Consigliere Comunale M5S
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