Lo scorso 25 giugno il Coordinamento Istituzionale di Ambito (ndr. i Sindaci dei Comuni di Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola ed il Direttore del Distretto Socio Sanitario n. 3 ASL BT). ha approvato il Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale Sociale di Canosa di Puglia, per il prossimo triennio 2018/2020.
“A seguito di un percorso particolarmente articolato e partecipato abbiamo approvato il Piano Sociale di Zona per il triennio 2018 2020. Grazie all’impegno di tutti gli attori del territorio, cui va il mio sentito ringraziamento, siamo tra i primi Ambiti in Puglia ad aver completato il percorso di redazione. Il nuovo Piano – sottolinea il sindaco di Canosa, Roberto Morra – prevede, per il 2018, una dotazione finanziaria importante, che per un terzo circa è garantita da risorse comunali, affinchè si possa venire incontro alle esigenze di quella fascia di popolazione più debole. Auspichiamo che la fase di istruttoria regionale si svolga nei termini previsti in modo da poter procedere alla sua trattazione in Consiglio Comunale affinchè sia operativo nel minor tempo possibile.”
Di seguito le articolazioni del Piano.
Le aree tematiche in cui l’Ambito concentrerà gli sforzi di consolidamento e attivazione, saranno i Servizi e gli interventi per la prima infanzia, per i minori e le famiglie, per il contrasto alle povertà e la promozione dell’inclusione sociale, i Servizi e gli interventi a potenziamento del welfare d’accesso, a sostegno e a tutela delle disabilità e della non autosufficienza e per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere.
Il IV Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale di Canosa di Puglia avrà, per l’annualità 2018, una dotazione finanziaria complessiva di € 4.321.980, di cui circa il 34% rivenienti dai bilanci comunali (€ 1.467.223).
Il nuovo Piano Sociale di Zona prevede, in particolare, che circa il 48% delle risorse, pari a € 2.063.311 siano destinate al potenziamento dei Servizi di presa in carico integrata di tipo sociosanitario (tra cui il Servizio di Cure domiciliari integrate di I e II livello e il Servizio per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità). Agli interventi tesi a promuovere e sostenere la prima infanzia, i minori e le famiglie è destinato il 25% delle risorse, pari ad € 1.085.139,50 (per servizi di Asilo nido e altri servizi educativi per la prima infanzia tra cui l’Assistenza Domiciliare Educativa, i Servizi a ciclo diurno per minori, l’inserimento presso Strutture residenziali per minori e i Servizi di sostegno alla genitorialità). Nell’area tematica del Welfare d’accesso è programmato circa il 14% del totale delle risorse, pari ad € 620.270, per la realizzazione/potenziamento della rete di Servizi per la presa in carico integrata socio-sanitaria e socio- lavorativa. Le restanti risorse sono destinate alla gestione della presa in carico in emergenza, ai percorsi per l’inclusione sociolavorativa, alla prevenzione e contrasto della violenza di genere e alla governance.
A questa ripartizione si è giunti attraverso diverse fasi: inizialmente è stata prevista quella di programmazione partecipata tenutasi tra aprile e maggio scorsi. Un ciclo di cinque incontri territoriali in cui gli Assessori alle Politiche Sociali dei tre Comuni, delegati dal Coordinamento Istituzionale e supportati dall’Ufficio di Piano, hanno ascoltato le proposte dei cittadini intervenuti, quelle dei referenti degli enti pubblici e del privato sociale che operano sul territorio, quelle dei Sindacati confederali e, in ultimo, quelle dei referenti della Provincia BAT. Ad essa è seguita la fase di redazione del Piano Sociale di Zona, che è il documento di programmazione degli interventi socioassistenziali e socio-sanitari previsti a livello territoriale e di cui le Amministrazioni locali devono dotarsi ai sensi della normativa nazionale e regionale di settore.
Con questo Piano Sociale di Zona si definisce il quadro generale della programmazione e gli obiettivi per il prossimo triennio e si aggiornano le priorità ai mutamenti finora rilevati, anche a seguito di importanti interventi legislativi nel frattempo intervenuti. La criticità affrontata con questo Piano Sociale di Zona è quella di impostare una strategia complessiva di sinergia e integrazione tra interventi, nell’articolato panorama di frammentarie fonti economico- finanziarie, per rendere efficacia agli interventi in favore delle singole categorie di utenza e in risposta ai relativi bisogni, sempre più complessi e in forte ascesa, non discostandosi dagli obiettivi prioritari indicati dalla Regione Puglia. A concorrere al raggiungimento del risultato odierno la stretta collaborazione tra l’Ambito Territoriale e il Distretto Socio- Sanitario, in una rinnovata sinergia finalizzata all’integrazione socio- sanitaria degli interventi.
Il Piano Sociale di Zona dell’Ambito di Canosa di Puglia, ha ora come prossima tappa la fase di istruttoria regionale prima della trattazione nel Consiglio Comunale del Comune di Canosa di Puglia, scelto anche per il prossimo triennio quale Comune Capofila.
ufficio stampa
Sabino D’Aulisa
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