Se il sistema di protezione civile ha funzionato ed il territorio ha saputo fornire risposte tempestive ed efficienti in occasione del terremoto dello scorso 21 maggio è anche grazie ad esercitazioni come il Seismic Bat 2017.
Il concetto espresso nei giorni scorsi dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, è stato ulteriormente ribadito quest’oggi a Barletta, presso la sede del Palazzo del Governo, dove si è svolto il debriefing dell’esercitazione di Protezione Civile promossa nell’ottobre del 2017 dalla Sezione Protezione Civile della Regione Puglia, d’intesa con la Prefettura di Barletta Andria Trani ed in collaborazione con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
In quell’occasione fu simulata una scossa di terremoto di magnitudo 6,5 scala Richter con epicentro a Stornara, con il coinvolgimento diretto dei Comuni di Minervino Murge, Canosa di Puglia e Spinazzola, classificati come Zona 2 a rischio sismico medio-alto e storicamente interessati dagli effetti di terremoti di significativa intensità, con l’allestimento di un campo base avanzato presso lo stadio comunale di Minervino Murge.
Quest’oggi, in occasione del debriefing, sono state analizzate le criticità e le opportunità di miglioramento, alla presenza del Prefetto Sensi e del Presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile Ruggiero Mennea, assieme ai rappresentanti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, dei Comuni della provincia, dei Vigili del Fuoco, CNSAS e dei Coordinamenti Provinciali delle Associazioni di Volontariato.
“Grazie all’esercitazione Seismic abbiamo avuto una preziosa opportunità per testare la capacità di reazione, coordinamento e cooperazione del sistema di Protezione Civile in caso di evento sismico – ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani Emilio Dario Sensi -. La situazione simulata si è realmente riproposta a distanza di due anni con il terremoto dello scorso 21 maggio, per fortuna senza gravi conseguenze, dove proprio il lavoro di quell’esercitazione ed i numerosi momenti formativi ed informativi rivolti ai componenti dei Centri Coordinamento Soccorsi, dei Centri Operativi Intercomunali (COM), delle Amministrazioni locali e dei volontari, sono stati utili per verificare modelli di intervento basati sulla cooperazione e la corretta suddivisione di ruoli e per testare, da parte dei Comuni, l’efficacia dei propri piani di emergenza”.
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