CANOSA CALCIO 1948: Crisantemo, Capogna (35′ st Di Corato), Abruzzese, Manasterliu, Ujka, Landolfi (23′ st Lacerenza), Pugliese, D’Ercole (16′ st Patruno), Ieva, Iacobone ( 35′ pt Erminio), Fonseca (16′ st D’ambrosio). All. Celestino Ricucci. A disposizione: Guglielmi, Di Molfetta, Palmitessa, Quacquarelli.
BORGOROSSO MOLFETTA: Barile, De Gennaro, Grosso (35’st Lopez), De Ceglia, Cataldo, Roselli (17′ st Anselmi), Ferrieri (17′ st Sallustio B.), Lucarelli, Paparella (35′ st Sallustio M.), Cubaj (39′ st Uva), Loiacono. All. Angelo Carlucci. A disposizione : Castagno, Valente, Monopoli, Ragno.
ARBITRO: Sig.ra Giorgia Cacciapaglia di Bari
ASSISTENTI: Sig. Giuseppe Marino di Bari, Sig. Fabio Santo di Barletta.
RETI: 36′ pt Cubaj (r.), 14′ st Cubaj (r.)
Con molta difficoltà provo a raccontare il brutto pomeriggio passato insieme ai nostri beniamini ieri al San Sabino. Terza giornata di campionato vedeva di fronte due matricole del nuovo campionato di promozione, tutte e due ancora ferme a zero punti e tante difficoltà incontrate nelle prime due giornate, un tantino ossigenate dalla bella prova di entrambe in Coppa Puglia che ha visto pareggiare bene in trasferta il Canosa contro il Real Siti e pareggiare il Borgorosso con la corazzata United Sly. Tra l’altro il Canosa Calcio ha dovuto in settimana ratificare le dimissioni del condottiero Gigi Trallo che per motivi personali non ha potuto più adempiere ai propri compiti di trainer della squadra, lasciando lo scettro al nuovo di zecca allenatore Celestino Ricucci, conscio di essersi preso una bella responsabilità diventando la nuova guida del glorioso sodalizio rossoblù. Obiettivo dichiarato dei due team è quello di raggiungere il prima possibile la quota salvezza che almeno assicurerebbe la permanenza in categoria. Un pomeriggio iniziato con i migliori presupposti sotto l’ombrello canosino, con società e squadra uniti per accontentare i tanti tifosi venuti come sempre sulla tribuna Mauro Lagrasta per spingere i propri beniamini alla vittoria. Non eravamo più abituati, dopo la bella cavalcata della passata stagione, a vedere il Canosa così sofferente e senza vittorie per tanto tempo tanto che tutti pensavano che questa con il Borgorosso potesse essere la svolta giusta al nostro campionato. Ricucci rincuorato dalla sufficiente prova del giovedì, schiera una squadra ancora orfana del forte centrocampista Mataar ( alle prese con un fastidioso infortunio). A Carlucci viene meno l’esterno titolare Messina e schiera un undici con il baby Barile tra i pali (lo stesso di giovedì), Grosso confermato a destra e fiducia a Paparella (autore del gol del vantaggio in Coppa). Ricucci schiera tra i pali l’immenso Crisantemo, ritrova Abruzzese (assente giovedì) in coppia con Manasterliu, Capogna e Ujka sulle fasce. Landolfi, D’Ercole e Iacobone a metà campo, più avanti Fonseca, Pugliese e Ieva. Si vede sin dai primi minuti che le due squadre vogliono provare a portare a casa l’intera posta in palio e ci provano seppur timidamente. Il solito Cubaj al terzo tira come sa lui, spedendo la sfera alta. Risponde 5 minuti dopo il Canosa con D’Ercole che mette un buon pallone al centro dell’area dove trova il lungo Ieva che prova a correggere di testa in rete. Anche per lui scarsa la fortuna. Minuto 13, il giovane ex Bitritto Loiacono palleggia bene in area e tira. La conclusione è ancora una volta alta. Funziona benino la coppia D’Ercole-Ieva che confezionano al minuto 18 una buona trama offensiva che il centravanti andriese spedisce a lato. Azioni da una parte e dall’altra caratterizzano questo momento della partita. Il veterano Paparella serve un buon pallone a Roselli (unico marcatore prima di
oggi del Borgorosso) che da fuori area tira forte ma alto sulla traversa. Colpo di scena al 35esimo, quando con molta leggerezza la giovane arbitro barese assegna un calcio di rigore per un presunto atterramento di Manasterliu ai danni dello stesso Roselli. Cubaj, cecchino infallibile dagli undici metri, realizza il gol del vantaggio. Il Canosa non sta a guardare, vuole ad ogni costo vincerla questa partita e si catapulta nella metacampo avversaria trovando anche il gol del pareggio apparso a tutti regolare che “inspiegabilmente” l’arbitro Cacciapaglia annulla. E’ il 46esimo quando il baby Barile compie una vera e propria papera non bloccando come deve un portiere la sfera tra i guantoni. Nessuno dei rossoblù è vicino a lui e che possa averlo disturbato, tanto che Ieva non crede ai suoi occhi per il regalo confezionato dall’estremo avversario. Con un bella rovesciata deposita il pallone in rete. Dopo qualche secondo il fischio dell’arbitro lascia tutti di stucco. La ripresa inizia con un’altro gol annullato al Canosa sempre sempre realizzato da Ieva, questa volta per fuorigioco. Questi episodi non fanno altro che innervosire, se mai ce ne fosse bisogno, spalti e sopratutto la squadra che non riesce a trovare l’agognato gol del pareggio. Anzi un grosso spavento scuote la tribuna Mauro Lagrasta al minuto 9 quando ancora Cubaj ha sui piedi il pallone del raddoppio. La sua forte conclusione trova i guantoni di Crisantemo che respinge su Paparella. L’attaccante biancorosso tira superando il nostro estremo difensore ma trovando il palo a negargli la gioia del gol. Gol che invece arriva al 14esimo quando uno stanco Ujka è costretto a fermare come può Cubaj in area. Per l’arbitro non c’è nessun dubbio ed è ancora rigore. Cubaj fa doppietta di “rigore”. Il cielo diventa buio come il volto dei tanti tifosi accorsi al San Sabino, delusi per una ennesima sconfitta che ci relega all’ultimo posto con 0 punti, un solo gol realizzato e 7 gol subiti. Alla vigilia sapevamo di dover affrontare le più forti del campionato subito, ma in tutta sincerità molti credevano che alla terza qualche punto in più lo avremmo dovuto avere.
Pino Grisorio
Foto di Antonella Cristiani
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