Il Presepe Vivente si rinnova: le novità della Natività

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Il Presepe Vivente non è solo un evento, è ormai diventato un’istituzione nel Natale canosino e pugliese.

Nato come un’idea nel 1994, adesso è diventata una vera e propria tradizione.

Ripercorriamo un po’ le tappe della sua crescita. Siamo nel lontano 1994, quando un piccolo gruppo di persone della Parrocchia Maria S.S.ma del Rosario decide di allestire un piccolo presepe vivente, guidati da Anna Di Sibio e Paolo D’Ambra.

L’evento viene sospeso per alcuni anni, fino a riprendere nel 2004, con un enorme successo. Con il coinvolgimento di circa 150 persone, su un’area bonificata di 6.000 metri quadrati, è andata in scena per quattro serate il Presepe Vivente.

Migliaia di visitatori, una vera e propria novità nel panorama culturale pugliese, tanto che la “Gazzetta del Mezzogiorno” lo ha definito il “Presepe Vivente delle meraviglie”. Mica cosa da poco!

Da lì in poi, sono cambiate le cose: è nato il Comitato Presepe Vivente, che ancora oggi si occupa di coordinare e organizzare la manifestazione, e nel frattempo ci sono state altre edizioni, e quest’anno siamo alla XVI!

Il Presepe Vivente si estende ora su un’area archeologica di ben 12.000 metri quadrati nella zona Costantinopoli, immersi nella storia e negli eventi che fanno da sfondo alla nascita di Gesù; i figuranti sono molti di più, più di 300 di ogni età, che si destreggiano in ben 25 scenari rappresentati fedelmente e nei minimi dettagli.

Il legame con la storia e la tradizione è rimasto però uno dei punti di forza di questa importante manifestazione, la cui rilevanza non è dovuta solo alla riproposizione fedele degli eventi, ma anche alla funzione di promozione del territorio. Canosa è infatti uno dei centri archeologici di maggior interesse e il Presepe Vivente diventa occasione annuale per mostrare le nostre bellezze ai turisti.

Promuovere il territorio è importante per il Comitato Presepe Vivente, così quest’anno, insieme al contributo per il biglietto d’entrata, verrà dato in omaggio un pacchetto di CèTaràdd dei “I tesori di Canusium”, uno degli sponsor della manifestazione, cosicché i visitatori possano vedere, ma anche gustare, tutto ciò che rende speciale e importante la nostra amata Canosa.



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