Ci avviciniamo sempre di più al Santo Natale, la festa più bella dell’anno, che anche quest’anno vede fra le protagoniste del campionato di promozione, il nostro tanto amato grifone rossoblù del Canosa Calcio. I protagonisti cambiano ma il vessillo rimane sempre lì, fermo che aspetta il calore, il tifo e la passione dei propri sostenitori. Tra l’altro non credo di sbagliarmi quando sostengo che il tifo rossoblù è e sarà sempre uno dei più calorosi del nostro amato stivale. Chi è venuto negli anni nella nostra città (prima al Sabino Marocchino e poi al San Sabino) ha sempre trovato gente calorosa pronta ad incitare, sostenere, arrabbiarsi ma sempre pronta a perdonare i propri beniamini. Peccato e me ne dispiace credetemi, non trovare più già da un bel pò di tempo, quegli Ultras che non mancavano mai, che cantavano, piangevano e festeggiavano quando le cose andavano bene. Mi duole dirlo, ma non credo di sbagliarmi quando dico che senza di loro adesso è tutta un’altra cosa. Sto provando le stesse emozionanti sensazioni che personalmente ho vissuto quando se ne è andato un mio grande amico, amico di mille battaglie su tutti i campi, Beppuccio Matarrese. Le partite credetemi senza di lui non erano più la stessa cosa, con lui ci si divertiva innanzitutto e si vivevano intensamente i 90 minuti della partita e tutto quello che precedeva e seguiva l’evento. Adesso ci provo la domenica con la “Dritta sulla partita” a rievocare nei limiti quello che “era”, appunto quello che “era”. Non so se ci riesco ma è un modo per trascorrere le domeniche al San Sabino, raccontare e tifare i miei ragazzi, quelli che vestono la gloriosa casacca rossoblù rievocando il mio Beppuccio. E perchè allora ragazzi, quei ragazzi che io definisco del “Muretto”, perchè non tornate a tifare insieme a noi il “Nostro” Canosa, che nonostante i mille problemi e barcamenandosi tra ostacoli,difficoltà e molte salite, comunque ci sta regalando quelle soddisfazioni per cui Noi e Voi abbiamo tanto lottato ed auspicato. I nostri ragazzi stanno per chiudere l’anno solare a Castellaneta. Impegno difficilissimo, quasi proibitivo, ma loro sono lì che insieme al nostro allenatore Celestino Ricucci, diventato sin da subito “Uno di Noi”, cercheranno di regalarci un’altra soddisfazione. Senza dimenticare le difficoltà e gli ostacoli che potremmo trovare. Dobbiamo raggiungere nel più breve tempo possibile la salvezza e ce la faremo, ne sono certo. Durante l’intervista ad Angelo Piacenza (altro grande cuore rossoblù), fatta presso il nuovissimo Social Club Canosa, mi è piaciuto molto l’intervento di Michele Catena che ha ricordato quello che succedeva tanto tempo fa tutte le domeniche. Ricordo che si usciva con i genitori e la prima cosa che si faceva era quella di andare a controllare se davanti alla sede del nostro Canosa veniva esposta la bandiera rossoblù. Quando sventolava voleva comunicarci che avevamo vinto. Una gioia immensa per me quando Catena mi ha detto che da domenica in poi si farà la stessa cosa. E allora ragazzi, voi che amate sicuramente più di noi questi colori, adesso che sta arrivando il Santo Natale, non fate il vostro regalo ai ragazzi in campo ed al mister tornando sugli spalti ad urlare ed incitare il grifone dalla domenica 5 gennaio in casa contro lo Sly. Sono certo che i giocatori ve ne saranno grati in maniera infinitesimale. Pensateci ragazzi, perchè come dico sempre “Solo Uniti Si Vince”, sopratutto nello Sport.
Pino Grisorio
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