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Si respira aria di grande attesa in casa Canusium Basket prima del big match di domenica al palazzetto dello sport di Canosa dove sarà di scena la capolista, al momento incontrastata del girone A del campionato di Promozione, Virtus Corato. Roster fortissimo e città di altissima tradizione nel basket, Corato rappresenta il gota del basket pugliese. Una formazione formata da elementi di caratura e categorie superiori come Amendolagine, Scaringella e Piarulli solo per dirne qualcuno. Società capace di battere formazioni altrettanto forti come Mar.Lu Bari e  Bitritto ma di perdere le uniche due volte a Molfetta e contro la Nuova Libertas Foggia. Questo consente al coach Carano di essere fiducioso prima della partita, tenuto conto che Mansi e compagni proprio contro la Junior Molfetta hanno offerto senza dubbio la prova più bella dell’intero torneo, con una vittoria larga, bella e convincente. In ogni modo  c’è assoluto bisogno di tenere alta la concentrazione, senza mai dimenticare che se si vuole tenere vivo il desiderio di tornare a dire la nostra anche in questo campionato di Promozione bisogna portare a casa l’intera posta in palio. Ha ragione il presidentissimo D’Amico quando ci ricorda che se ai suoi ragazzi non fosse venuta meno  la concentrazione in partite come quella di Noicattaro, oppure le due trasferte di Foggia, o magari a Capurso, sicuramente la classifica degli ofantini sarebbe stata molto più positiva. Non dobbiamo piangerci addosso, quello che è fatto è fatto, dobbiamo giocare, soffrire e magari vincere partita dopo partita. Per questo sono convinto che il gruppo del Presidentissimo D’Amico sarà capace domenica di regalarci ancora tante emozioni, convinti che dal pubblico numerosissimo che riempirà il palazzetto, arriverà la carica giusta per provare a scavalcare questo altissimo ostacolo. Ricordo l’appuntamento domenica, ore 18,30, Palazzetto dello Sport, Canusium Basket – Nuova Virtus Corato. Classifica? Eccola : prima in classifica Nuova Virtus Corato 14 punti, Canusium Basket punti 8. Non dovete mancare.

Pino Grisorio