Non inizia sotto i migliori auspici il 2020 della Playled Canosa. Nel match casalingo contro lo Sporting Venafro, gli uomini di D’Ambrosio subiscono un sonoro ko per 6-9, accusando un po’ di lentezza nella manovra e della confusione, non riuscendo praticamente mai a prendere le misure ai pivot avversari, unica foce del gioco espresso dalla squadra molisana.
L’allenatore rossoblu schiera Tatonetti, Urio, Jose David, Duque e Vivaldo. Pronti via e la Playled passa: Duque recupera palla e scarica per Vivaldo, che dopo 20 secondi non sbaglia. L’inizio dei padroni di casa è arrembante: prima Duque trova Caropi a salvare sulla linea, poi Jose David cicca la conclusione servendo involontariamente Rago, il cui delizioso esterno sinistro è fermato dal palo. Nei secondi 10 minuti lievitano gli ospiti che iniziano ad attaccare con veemenza verso la porta di Tatonetti: prima il palo e poi il portiere abruzzese salvano su Melfi e La Bella. La rete non tarda però ad arrivare, infatti Melfi si gira su Urio e appoggia sul secondo palo, dove Caropi, il più ispirato tra gli ospiti, deposita la palla in rete. Il match si accende e l’autore dell’1-1 centra l’incrocio con un bolide di destro, prima del forcing rossoblu che si concretizza dopo un’azione culminata, dopo un lungo possesso palla, con il tap-in di Vivaldo dopo la respinta troppo corta di Tomei su Duque. Due minuti più tardi matura il 3-1 firmato Patruno, che la spizza su rilancio di Tatonetti e beffa l’estremo difensore ospite. Sembra il preludio di un trionfo, ma il Venafro rientra in partita e pareggia sul finale di primo tempo: Melfi su rigore (mani di Di Risio) e La Bella su tiro libero impattano la partita sul 3-3.
La ripresa inizia all’insegna del nervosismo, da entrambe le parti. Lo Sporting Venafro la mette sul fisico, sfruttando peso e centimetri di Melfi e La Bella, coadiuvati da un Caropi imprevedibile. Tatonetti è sontuoso per due volte sui due giganti ospiti, ma poi è incerto sulla conclusione di Moragas, invitato al tiro da Melfi: 3-4. La forbice si allarga ancora di più quando ancora Moragas non fa complimenti e scaraventa sotto la traversa il tap-in del doppio vantaggio. Il 9 è scatenato e poco dopo sigla il 3-6 tutto solo contro il portiere di casa. Non ci stanno i rossoblu, che si aggrappano al loro miglior uomo di giornata: un encomiabile Ettore Vivaldo lavora un gran pallone e scarica sull’accorrente Di Risio che fa 4-6. È però solo un fuoco di paglia, infatti La Bella, servito da Gonzalez ristabilisce le tre lunghezze di vantaggio. Da qui è un botta e risposta tra le contendenti, con Di Risio che prima spreca, poi ringrazia Rago per l’assist del 5-7. Il quinto di movimento si rivela però un’arma a doppio taglio, poiché Caropi segna due gol in fotocopia con la porta sguarnita. Il gol della bandiera di Patruno rende solo il passivo meno amaro: è finita, 6-9.
Si apre quindi con una fragorosa caduta il girone di ritorno. Una sconfitta casalinga contro una diretta contendente per un piazzamento playoff è una mazzata non da poco, considerando come è arrivata. L’arrivo del nuovo portiere sembrava aver risolto tutti i problemi difensivi della squadra, ma contro il forte attacco molisano sono tornate a galla le vecchie lacune che sono costate punti e vittorie nel girone d’andata. La strada è lunga ma servirà lasciarsi alle spalle questa gara e pensare subito alla trasferta de L’Aquila del prossimo weekend, contro la Free Time fanalino di coda del girone. Una partita da vincere, per carburare e per tornare a correre.
Ufficio stampa – Emanuele Palumbo
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