Martedì 13 luglio 2021, alle ore 9.30, presso l’Aeroporto di Bari Karol Wojtyla nell’area partenze è stata inaugurata la nuova esposizione “Il viaggio nell’antica Canosa”.
Un salto indietro nel tempo per i viaggiatori, tra archeologia e cultura.
Reperti archeologici, ipogei, basiliche e templi richiameranno l’attenzione dei numerosi turisti, viaggiatori abituali ed occasionali, i quali vivranno la storia dell’antica Canusium attraverso l’esposizione curata dalla Fondazione archeologica canosina.
“Il progetto-dichiara il Presidente Sergio Fontana– rientra nella programmazione strategica che la Fac si è prefissata ed è il risultato di un lavoro sinergico tra pubblico e privato. Varie realtà del nostro territorio hanno collaborato tra loro per un unico fine: la promozione e valorizzazione di una terra dal fascino antico. La Fondazione archeologica, la Regione Puglia, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, la Direzione regionale Musei Puglia, il Comune di Canosa di Puglia, Italia Nostra-sezione di Canosa, Pro Loco Canosa, hanno lavorato in simbiosi per promuovere beni culturali e museali che da sempre richiamano numerosi visitatori. Ringrazio Aeroporti di Puglia nella persona del suo presidente Tiziano Onesti, e il presidente Michele Emiliano e l’assessore Massimo Bray che hanno creduto nel nostro progetto e nell’impegno che da oltre trent’anni caratterizza la nostra Fondazione.”
Si celebra così la storia di una terra che ha unito Oriente ed Occidente, densa di arte, simbolo di numerosi scambi culturali, celebre per il suo popolo benevolo ed accogliente. Grazie alla Fondazione archeologica canosina, Canosa diventa nuova tappa del nostro progetto che mira a trasformare l’aeroporto in un luogo dove l’efficienza dei servizi e la ricchezza dell’offerta, camminino di pari passo con la valorizzazione della cultura e della tradizione della regione Puglia.
“Gli Aeroporti di Puglia, ospitando l’esposizione “Il viaggio nell’antica Canosa”, a cura della Fondazione Archeologica Canosina, forniranno l’occasione a chi arriverà a Bari di essere accolto da da un primo e interessante assaggio di l’inestimabile patrimonio archeologico pugliese. – ha commentato l’Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Puglia, Massimo Bray – Al tempo stesso sono certo che la mostra contribuirà a mantenere vivido anche in chi riparte la memoria del viaggio che si appresta a essere concluso, e con essa le conoscenze e le esperienze legate al valore dei beni storici e archeologici della nostra terra, delle sue bellezze naturalistiche e delle sue eccellenze enogastronomiche. “
“Vogliamo salutare questa nuova iniziativa culturale – ha dichiarato il Direttore Generale di Aeroporti di Puglia, Marco Catamerò – con particolare soddisfazione. Una soddisfazione più che legittima, che testimonia con forza il nostro impegno nella valorizzazione e promozione delle eccellenze culturali della nostra magnifica Puglia. L’esposizione di queste testimonianze della millenaria storia e delle antiche civiltà della nostra terra, coincide poi con la ripresa del traffico dopo i lunghi mesi di buio imposti dalla pandemia. Rendere perciò fruibili, a chi transita dai nostri aeroporti, questi splendidi esempi del nostro patrimonio archeologico, ci rafforza nella consapevolezza che l’attrattività e la conoscenza di un territorio non sono solo fatte di panorami, dell’incanto del mare, di buona cucina e della sua naturale capacità di ospitare, ma anche dal patrimonio storico che una comunità sa custodire. Il viaggio, quindi, inteso anche come esperienza emozionale che si lega indissolubilmente ai luoghi e ai valori che da essi promanano. Per questo non posso che ribadire la convinta disponibilità di Aeroporti di Puglia – ha concluso Marco Catamerò – a ospitare, come già fatto in passato prima di oggi, iniziative culturali e artistiche che aggiungono bellezza a una terra già meravigliosa di suo.”
Principi, imperatori e vescovi dell’antica Canusium daranno il benvenuto a chi arriva e consegneranno, a chi va via, il ricordo della bellezza e dell’arte di cui la città ofantina va fiera.
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